La Moto Morini torna in pista con una nuova gestione, nuovi capitali e, presto, anche nuovi modelli.
La società Eagle Bike, costituita appositamente per l’acquisizione del marchio Morini e l’utilizzo dello stabilimento di produzione originario a Casalecchio del Reno, ha annunciato che intende riprendere la produzione e tornare sul mercato in aprile, senza fretta, perché si vogliono far le cose per bene.
Inizialmente saranno proposti i tre modelli più importanti della produzione precedente: La Granpasso, la Corsaro e la Scrambler.
Successivamente si penserà ad ampliare la gamma, probabilmente con qualcosa che è rimasto solo allo stadio pre-produzione o prototipale come la Granferro, ma nel cassetto pare siano opportunamente riposti un progetto per un motore bicilindrico a V di media cilindrata, fra i 600cc e gli 800cc (presumibilmente un 750cc), sempre su progetto di Franco Lambertini.
Per quanto riguarda la produzione si rimarrà in provincia di Bologna, ma per la direzione commerciale ed il nucleo della rete di vendita si guarderà a Milano: show room e marketing nel capoluogo lombardo, mentre museo storico, consegne dirette e produzione saranno nel bolognese.
Per la la commercializzazione si pensa alle vendite solo via web, con possibilità di richiedere però tutte le personalizzazioni. L’esposizione dei modelli, abbiamo già detto, dovrebbe essere solo nello showroom di Milano.
Chiaramente queste ultime sono solo delle bozze di programma, che verranno valutate a tempo debito dalla divisione marketing e vendite dell’azienda: siamo solo all’inizio di un programma di rilancio pianificato su 5 anni e con un investimento iniziale intorno ai 10 milioni di euro.
Siamo comunque felicissimi di sapere che un marchio importantissimo del made in italy è tornato sulle sue gambe e si prepara al ritorno sul mercato con prodotti e mezzi finanziari appropriati e con lo stesso legame alla terra dove è nato e cresciuto.
Ricordiamo brevemente che i modelli Moto Morini sono tutti dei gran bei pezzi di moto, di grande caratura, 1200cc per 140cv (ma ricordiamo come, fin dai primi test, il motore fosse in grado di erogare fino a 170cv, ridotti poi per scelta sui modelli dall’indole gran turistica), ottimo confort, pregevoli doti dinamiche e dalla grande qualità tecnico-costruttiva.
Insomma, il prodotto buono alla base c’è e c’è sempre stato, per cui abbiamo piena fiducia nella riuscita di questa nuova avventura tutta italiana.